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INTRODUZIONE

I più frequenti tumori maligni della cute sono gli ” epiteliomi”, ovvero i carcinomi baso-cellulari e i carcinomi spino-cellulari  Tali tumori avere un andamento biologico differente, può variare da un decorso relativamente benigno della malattia con incremento lento alternato a regressione parziale del volume, all’estremo opposto vi sono casi di malattia ad elevatissima invasività fino anche alla morta. E’ quindi particolarmente importante la diagnosi, anche di sospetto,la più tempestiva possibile affinchè si possa intervenire secondo le linee guida internazionali.

RAGGI UV

Sono la causa più importante del carcinoma cutaneo, soprattutto nelle popolazioni del nord (malattia tipica della popolazione caucasica) E’ dimostrato infatti che questo è più frequente a latitudini decrescenti e ad altitudine crescente, é, è inversamente proporzionale alla quantità presente di melanina ed è raro in gruppi etnici a pelle scura.

 

LESIONI PRE-NEOPLASTICHE

Cheratosi Attinica: detta anche “cheratosi solare” o “senile”, è la lesione precancerosa più comune, dovuta spesso  ad esposizione solare cronica e consistente in alterazione crostosa dell’epidermide con varie forme e volumi, spesso multiple nello stesso paziente.  Tale forma precancerosa ha rischio del 10% circa di trasformazione in carcinoma spino cellulare e quindi raccomandabile trattare le cheratosi attiniche per: a)eliminare rischio neoplastico b)ridurre prurito-bruciore associato c)ringiovanire la cute.

Metodiche: exeresi chirurgica, exeresi tangenziale, laser, peeling chimico,. La biopsia è indicata se esiste sospetto di trasformazione neoplastica avvenuta o in corso: lesioni grandi, lesioni con erosione, lesioni refrattarie a trattamento dermatologico.

Leucoplachia: placca biancastra, cheratosica della mucosa orale, Dal 3 al 5% delle lesioni progrediranno a divenire carcinomi spinocellulari. E’ raccomandabile trattare le leucoplachie soprattutto per eliminare il rischio neoplastico. Il trattamento può essere chirurgico o exeresi tangenziale laser.

Nevo Sebaceo di Jodassohn (dalla nascita, su viso o cuoio capelluto, placca giallastra verrucosa ben circoscritta): 10% di trasformazione in carcinoma baso cellulare

Corni Cutanei (massa cheratosica esofitica) : sono essenzialmente cheratosi attiniche avanzate. In circa il 10% è presente un carcinoma spino cellulare sottostante.

Carcinoma Basocellulare: E’ il carcinoma meno aggressivo : colpisce preferibilmente il capo con particolare predilezione per il naso,l’orecchio, il labbro. E’ correlato solitamente al danno attinico ,soprattutto nei soggetti di pelle chiara che hanno avuto prolungati periodi di esposizione solare.

Carcinoma Spinocellulare: Il carcinoma spino cellulare origina di solito su cute con danno attinico, cheratosi attiniche, leucoplachie, aree irradiate, cicatrici, ulcerazioni, ulcere venose da stasi, fistolizzazioni croniche.

Il carcinoma spino cellulare è ancor più correlabile al danno attinico che il basalioma. Il rischio di svilupparlo cresce proporzionalmente con il tempo di avvenuta esposizione al sole e con l’età. Per le ragioni legate alla fotoesposizione, è tipico di pazienti a pelle chiara, e predilige il distretto testa collo (> 70% dei casi)

Dopo asportazione chirurgico, il rischio di sviluppare nuovi epiteliomi, baso o spinocellulari nello stesso soggetto è del 35% a 3 anni e del 50% a 5 anni. La nuova neoplasia tende ad essere dello stesso tipo istologico della precedente. Il rischio aumenta con il numero degli epiteliomi precedenti e con il danno attinico cumulato

 

TRATTAMENTO CHIRURGICO

Exeresi chirurgica

E’ la metodica più usata, con percentuali di cura > 90%. La probabilità di cura discende con l’aumentare della dimensione. L’excisone è da considerarsi adeguata solo in presenza di margini liberi all’istologico.

TRATTAMENTO MEDICO

RADIOTERAPIA:

E’ la terapia radiante necessaria per completare la cura dei tumori ad alta malignità e/o invasività (carcinomi spino cellulari,melanomi) o per i tumori meno invasivi , quando la loro asportazione è impossibile o quando dopo l’asportazione residua una permanenza della malattia  sui margini di exeresi

RICOSTRUZIONE (per tutti gli epiteliomi)

Di solito si richiede ricostruzione con innesti o con lembi. Difetti particolarmente complessi richiedono lembi a distanza o lembi
liberi, preferibilmente in un solo stadio.

Per qualsiasi tecnica ricostruttiva usata, nella grande maggioranza dei
casi è possibile la ricostruzione immediata definitiva. La verifica dei margini preliminare alla chiusura con esame al congelatore o la copertura differita è necessaria per estese demolizioni richiedenti lembi a distanza o liberi.

In alcuni casi, relativi a pazienti non in buone condizioni generali ,le neoplasie cutanee di grosse dimensioni possono essere rimosse chirurgicamente ,utilizzando come copertura temporanea l’impianto di biomateriali. A distanza di 3 settimane circa,con un intervento chirurgico di minima gravità sarà possibile ricoprire tale impianto con un innesto cutaneo autologo (prelevato dal paziente) e quindi portarlo a guarigione.

EXERESI INCOMPLETA

Circa il 30% dei carcinomi baso cellulari incompletamente escissi recidivano. La recidiva si manifesta entro 3 anni nel 66%-85% dei casi. Una recidiva precoce può confondersi con una normale cicatrice in via di guarigione.
In presenza di margine/i positivi all’esame istologico le possibilità sono:
a)reintervento di exeresi con nuovo esame istologico

b)osservazione del paziente nell’arco dei 3 anni successivi (1 volta ogni 6 mesi)

c)radioterapia (1 ciclo )

 

RECIDIVA LOCALE

Non è sempre correlabile a margini interessati. Recidivano maggiomente
tumori  estesi, di tipo infiltrativo La recidiva dopo radioterapia appare correlarsi con alta aggressività. Il trattamento chirurgico è il più indicato per
tumori recidivi, con copertura dopo verifica dei margini

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TRATTAMENTO

TRATTAMENTO CHIRURGICO

Appropriato nella grande maggioranza dei casi, consente l’esame istologico
del pezzo.

Exeresi chirurgica

E’ la metodica più usata. Essendo il carcinoma spino cellulare più aggressivo del basocellulare, sono necessari margini chirurgici più ampi. Il piano di ricostruzione non deve influenzare la radicalità di exeresi, e deve quindi contemplare possibili alternative. La cura dipende dall’aumentare della dimensione del tumore: la ricostruzione prevede solitamente l’uso di lembi cutanei di vicinanza o fascio-mio-cutanei se la lesione è molto profonda ed estesa. In casi particolari si potrà intervenire in 2 tempi : 1° demolitivo + ricostruttivo provvisorio (impianto di biomateriale)2°  innesto cutaneo autologo.

TRATTAMENTO MEDICO

RADIOTERAPIA: Ha una percentuale di cura riportata dalla letteratura dedicata del 90% a 5 anni per il carcinoma spino cellulare. Il suo impiego comporta il grave problema della difficoltà di evidenziare e trattare le recidive,oltre al rischio potenziale di nuovo tumore radioindotto. L’impossibilità di verifica della radicalità dei margini è, per lo
spinalioma, di significato particolarmente rilevante. La radioterapia trova
quindi indicazione per pazienti anziani non candidati alla chirurgia, oltre che indicazione adiuvante in tumori grandi o recidivi richiedenti protocolli terapeutici maggiormente attivi.

 

CHEMOTERAPIA SISTEMICA: 5FU. Trova indicazione adiuvante solo per grosse neoplasie e malattia metastatica .